La nostra Attila - Mascotte del sito  !!!!

PIPPO !

Il nostro Percy - Pupillo del sito !!!!

E' arrivato Pippo!

Mia nonna aveva un pappagallino, del tipo ondulato! Era un vero fenomeno! Come si usa in Germania, non era chiuso in gabbia, ma volava libero in casa. Con questo sistema diventano docili, si fanno prendere ed imparano anche a parlare....certo, con molta pazienza! Perciò ne ho voluto uno anch'io!

"""""Indicazioni tecniche:
Per riuscire ad ammaestrare quel tipo di pappagallino, deve essere molto giovane! Lo si può constatare controllando le righe ondulate che ha sulla testa. Devono iniziare attaccate alla mascherina del nasino sopra al becco. Man mano che invecchiano, le righe si allontana dalla mascherina, lasciando uno spazio di colore uniforme giallo. Inoltre il vostro amico deve essere solo, se prendete una coppia, si occuperà solo del compagno e non di voi! E per finire deve essere maschio. Anche questo potrete riconoscerlo dalla mascherina. Neanche a farlo apposta se è maschio è azzurra, se è femmina è rosa!""""

Bene, ora torniamo a Pippo! Il nome era giuisto per continuare la dinastia dei mici Filippo i°, II° e Pippo! Inoltre è facile d ripetere! Sono solo 2 sillabe. Per la prima settimana Pippo è rimasto chiuso in gabbia, perchè doveva ambientarsi e sentirsi comunque al sicuro e protetto da quelle sbarre. Poi ho deciso che era tempo che si facesse un giretto. Così ho aperto una porta della gabbietta ed ho messo un cucchiaio di legno da cucina per impedire che si richiudesse........ poi ho aspettato. Non dovevo sforzarlo, doveva capire da solo......
Pippo è rimasto per un po' fermo sul suo legnetto nella gabbia, poi si è messo a starnazzare tutto agitato con il suo compagno di gioco finto, sembrava che gli chiedesse: "Vedi anche tu quello che vedo io? Mi sembra aperto quella porta, tu che ne dici? Andiamo a vedere?" Poi è saltato sull'altro bastoncino più vicino alla porta e si rivolgeva sempre all'amico:"Dai , vieni, che vediamo!" Ma l'amico non si muoveva e così Pippo è tornato vicino a lui , lo picchiettava con il becco...ma quello niente! Così si è rassegnato! Ha continuato a comportarsi normalmente, come se non fosse successo nulla, ignorando completamente la porta aperta.

Dopo - 2 mesi -è successo il mircolo! Mentre guardavamo la TV ad un tratto Pippo è uscito e si è messo sul cucchiaio di legno. Si è guardato intorno tutto soddisfatto e poi è tornato vicino al suo amico, per raccontargli tutto!

(l'uccellino azzurro è il suo amico finto, Pippo è quello verde)
Nel frattempo per invogliarlo e per fargli capire che non volevamo fargli del male, spesso lo chiamavo con voce rassicurante: "Pippo, Pippo, ciao Pippo!" Se in quel momento stava raccontando le sue vicessitudini all'amico, si interrompeva e mi guardava. Poi abbassava ed alzava la testolina, sfregava il becco contro il legnetto e mi guardava di nuovo. Brontolava qualcosa tra sè e sè, perchè si udiva qualcosa e si vedeva la linguetta che si muovea nel becco semiaperto! Sembrava facesse le prove! Dopo altri mesi un giorno finalmente invece di sentire il solito brontolio, ho sentito chiaramente:PIPPO! Quando l'ho sentito mi sono agitata molto dalla conmtentezza, perciò mi sono avvicinata a lui e con voce squillante gli ho detto: "Bravo Pippo, bravo!" Poverino, non era abituato alla voce alta e così si è subito rifugiato dal suo amico e per tutta la sera gli ha raccontato: pi.pi-pi---pIp-po---pi-pi-pi-pi pippo!
Una volta partito e capito il funzionamento, imparare altre parole è stato più facile. La parola "CIAO" gli ha procurato molte difficoltà , infatti è riuscitop a dirla dopo molto tempo, ma la parola "BRAVO" è seguita quasi subito. Era interessante seguire i progressi. Colpiva il suo amico e diceva: "br-br-Pippo, pi-pi-pi br-br---br - bra -bra----- br--....e finalmente BRAVO PIPPO!!!!

Col tempo e con molta pazienza ha imparato a dire molte cose:
- Vieni qui!
- Come sei bello!
- Come sei bravo!
- Io sono il più bello!
- Chi è il più bello!
- Cattivo, cattivo!
- Sei un birbante!
- Che schifo!
- Che buono!
Non sembra vero, ma ho sempre avuto la sensazione che dicesse determinate frasi a "senso logico!"
Per esempio se faceva qualcosa che non doveva fare, LO SCRIDAVO CON VOCE ALTA, e dicevo: "cattivo, sei un birbante!" Forse capiva dal tono di voce che era un rimprovero, comunque quando poi IO LO FACEVO ARRABBIARE, tipo mettergli sul piatto la senape invece che un pezzetto di mela....dopo averla assaggiata, volava via e ad alta voce continuava a dire: "Cattivo, cattivo, birbante, cattivo!!!!"
Quando lo salutavo alla mattino e gli facevo lecoccole, lui veniva sul dito , poi mi beccavva delicatamente la guanciam, l'orecchio e sempre abbassando ed alzando la testolina, diceva quansi sommessamente : "Ciao, come sei bravo, io sono il più bello...."

Aveva imparato anche ad imitare un fischio del merlo che cantava sempre sulla punta dell'albero dvanti alle nostre finestre!

Pippo faceva progressi in tutti i campi. Il suo territorio era il tavolino dove si trovava la sua gabbietta e piano piano l'ha ispezionato tutto. Correva da tutte le parti ed al minimo rumore si rifugiava subito nella gabbietta. Quello era il suo rifugio e quando era lì , non bisognava disturbarlo e neppure cercare di prenderlo, altrimenti si sarebbe sentito perso, ma quando era fuori era troppo irresistibile...veniva voglia di prenderlo e stringerlo...

Ho incominciato offrendogli le arachidi sbucciate. Ia letenevo tra le dita e lui piano piano si avvicinava e beccava. Ma dovevo restare immobile, altrimenti se ne andava subito. Poi è diventato intrapprendente, veniva sulla mano, così mentre beccava quello che gli offrivo, specialmente le mele, gli accarezzavo le zampette! Mamma mia, come erano piccole, morbide, dopo un po' gli dava fastidio e così alzava la zampetta....gli accarezzavo l'altra e lui come risultato saliva sul dito........così un giorno HO PROVATO! Una mano faceva da scodella con il pezzo di mela e lui era sul dito dell'altra mano....le ho alzate entrambe piano piano fino ad arrivare all'altezza della mia bocca, così gli ho dato un bcetto sulla testolina! Si è girato di scatto, ma guardando cosa stava succedendo, ma non è volato via come mi aspettavo. Ha incominciato a parlare tutto di fila: "Bravo, Pippo, ciao Pippo, br..br..pi-pi, bello Pippo, brrr...bravo!!!!" Io ripetevo quello che diceva lui e gli davo i bacetti anche sul becco! Cocì ha incominciato a darmi piccoli colpi sulle labbra e sulla punto del naso, come faceva con il suo amico...che carino!!!! Il tutto stando sul mio dito. Ben presto ha perso ogni paura ed andava da tutti, da mio marito ed anche da tutti gli ospiti:


Era molto goloso delle noccioline americane e quando non c'era nessuno che gliele apriva...faceva da solo! Le prendeva con le zampette si alzava in volo e lasciava cadere, a volte si aprivano ed era tutto contento.Lo si capiva dalla frasette di autocelebrazione che diceva mentre mangiava: "Bravo Pippo, bravo, bravo!" I primi tentativi sono stati sulle poltrone, naturalmente senza esito, poi è andato sulle tende e così ha avuto più fortuna.

Pur essendo così piccolo riesciva a catalizzare tutti intorno a lui ! Tutti volevano prenderlo, dargli i bacetti, e naturalmente fargli fare dei giochetti e fargli anche dispettucci! Il tavolo della sala diventava una palestra. Era divertente preparargli un percorso, specialmetne con i rotoli di cartoni della carta igienica. Regolarmente ci passava in mezzo e poi faceva la sua danza di soddisfazione. Girava su sè stesso, alzava ed abbassava la testa, con il becco semiaperto brontolava qualche parola... e poi andava al prossimo gioco!

Era molto attratto anche dal giradisci. Infatti appena vedeva che il disco girava, lui ci altava sopra ed ogni volta che arrivava il braccio con la puntiva, faceva un saltello. Quando il disco si fermava, brontolava: Cattivo, cattivo!

A Natale il suo campo giochi si è arricchito. Infatti abbiamo aspettato che l'albero di Natale perdesse tutti gli aghi, poi abbiamo tolto i rami più piccoli ed abbiamo arricchito gli altri con oggettini di ogni genere. Quello che lo attirava di più era un piccolo specchio. Evidentemente era più interessante vedersi rispecchiato, magari pensava ad un suo simile, visto che contrariamente all'amico finto, questo si muoveva.....ci passava delle ore ...a picchiettare ed a raccontare.... ogni tanto andava dietro allo specchio per vedere se c'era qualcosa, ma poi non trovando nulla, ritornava davanti.

Anche lui aveva le sue debolezze. A me piace molto lo spumante dolce con molte bollicine, pertanto in casa mia non mana mai e ci sono sempre occasioni per gustarlo! Una volta l'ho appoggiato sul bordo del bicchiere...e lui ha incominicato a prendere al vole le bollicine...era una spasso vederlo, ma poi ha docuto subirne le conseguenze... non riusciva più a stare diritto sul bordo, ha incominicato a dondolare, fino a quando è caduto! Anche sul tavolo le sue condizioni non sono migliorate, perchè per avanzare ha aperto le ali ma continuava a barcollare, fino a quando è caduto all'indietro, ed è rimasto immobile con le zampette in aria e gli occhi chiusi! Che spavento! Pensavamo fosse morto, ma per fortuna dopo un po' si è ripreso! L'ho messo vicino ad una scodellina di acqua e ne ha bevuta una quantità enorme. Da allora, siamo sempre stati attenti, che non esagerasse, ma appena sentivo lo schiocco della bottiglia che si apriva arrivava in volo!!!

Quando eravamo in casa lui era sempre in agitazione e bisognava stare sempre attenti, perchè si metteva nei posti più impensati, tipo nelle scarpe, sotto i giornali, .... bisognava spegnere sempre i mozziconi di sigarette, perchè c'era pericolo che li pigliasse e li portasse via in volo. I vasi di fiori poi erano la sua specialità. Il più delle volte quando tornavo dal lavoro il vaso era rovesciato, così dopo un po' ho rinunciato a metterli!:

A Livello di compagnia era quasi meglio di un cane o di un gatto, perchè avevi la netta impressione di avere un dialogo con lui. Inoltre non mi abbandonava mai. Se ero in cucina, lui era sulla mia spalla...mi raccontava e raccontava e se non gli parlavo, mi beccava l'orecchio....se ero in bagno si metteva sulla mensola davanti allo specchio, così prendeva 2 piccioni con una fava: era insieme a me ed allo stesso tempo poteva conversare con il suo amico allo specchio!
Quando poi alla sera gli veniva sonno era da strizzare. Veniva sulla spalla ed incominciava a chiudere gli occhi a mezz'asta poi parlava al rallentatore e finiva con singole lettere: brrr....pipi....br... allora gli porgevo delicatamente il dito e lui ci saliva, gli davo il bacino della buona notte e lo mettevo nella gabbietta vicino al suo amico, poi coprivo la gabbrietta con un telo in modo che rimanesse nella penombra....e lui si addormentava.
Alla mattina normalmente non dava nessun cenno di vita fino a quando non toglievo il telo, anche se era sveglio, ma quando alla domenica dormivo più a lungo.....si scocciava, così dopo un po' incominicava a brontolare e se ancora non serviva, faceva capolino sotto il telo , usciva ed andava allo specchio......

Se avete una eprsona anziana sola, che non può accudire ad un cane o un gatto, perchè sarebbe troppo impegnativo , vi consiglio di regalarle uno di questi fantastici uccellini..... MA NON DA TENERE IN GABBIA!!!!!


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